sabato 26 gennaio 2013

NIKOLAJEWKA - 26.01.1943

Senza inutili e sterili demagogie desidero oggi ricordare a tutti voi che il 26 gennaio 1943 le nostre forze armate, in particolare gli ALPINI, combatterono a Nikolajewka (o Nikolaevka) in condizioni disperate contro forze enormemente preponderanti dell'Armata Rossa, dopo il crollo del fronte del Don.
Riporto ora la motivazione della concessione della medaglia d'oro al valor militare conferita al Generale Luigi Reverberi:
Alla testa di un manipolo di animosi, balza su un carro armato e si lancia leoninamente, nella furia della rabbiosa reazione nemica, sull'ostacolo, incitando con la voce e il gesto la colonna che, elettrizzata dall'esempio eroico, lo segue entusiasticamente a valanga coronando con una fulgida vittoria il successo della giornata ed il felice compimento del movimento. Esempio luminoso di generosa offerta, eletta coscienza di capo, eroico valore di soldato.
Per chi intenda approfondire consiglio "centomila gavette di ghiaccio" di Giulio Bedeschi, "il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern, "il cavallo rosso" di Eugenio Corti.

In conclusione: ONORE AGLI ALPINI!!!

mercoledì 16 gennaio 2013

16 gennaio

Cronologia dei fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale il 16 gennaio.

16.01.1940:
Hitler rimanda definitivamente alla primavera l’offensiva sul fronte occidentale.
In Francia si decide di allestire due nuove divisioni corazzate.
Gli Alleati cominciano a preparare un intervento armato nella penisola scandinava.

16.01.1941:
Mediterraneo. Partendo dalle basi aeree in Sicilia circa 80 Stuka della Luftwaffe attaccano il porto di Malta nel tentativo di affondare la portaerei Illustrious e di mettere fuori uso l’arsenale. L’unità britannica viene colpita da un solo proiettile: gravi invece risultano i danni provocati dai bombardieri attaccanti alle installazioni portuali, alle chiese e agli edifici pubblici e privati. L’incursione causa quasi 100 vittime tra la popolazione civile, tra cui sono numerosi i bambini e le donne. Fu il primo raid aereo di una lunga serie che gli abitanti dell’isola ricordano come il “Blitz deIl’lllustrious”.

16.01.1942:
Filippine. Nel settore orientale della penisola di Bataan, a Luzon, la 51^ Divisione filippina contrattacca, ma è respinta e messa in fuga dai nipponici. La colonna nipponica che avanza nel settore centrale forza le posizioni nemiche nella zona del Monte Natib e procede verso sud lungo la valle del fiume Abo-Abo. A oriente, la 41^ Divisione filippina riesce a fermare l’avanzata nemica, mentre il 310° Reggimento fanteria USA, schierato presso Abucay, prepara un contrattacco. A occidente, i nipponici varcano il fiume Batalan e attaccano Moron, ma sono respinti fino al fiume dagli americani.
Malesia. I giapponesi attraversano il fiume Muar e scacciano dall’omonimo villaggio la 45^ Brigata indiana, mentre proseguono gli sbarchi nella zona di Batu Pahat.
Birmania. I giapponesi passano all'attacco, aggirando le forze britanniche a Myitta e minacciano Tavoy. 

16.01.1943:
Fronte sovietico.Nel settore di Stalingrado, le armate di Rokossovskij proseguono i sanguinosi assalti per eliminare la sacca e annientare il nemico. Oltre la metà del perimetro difensivo tedesco è ormai stato occupato dai sovietici che, avanzando da ovest, in qualche punto si trovano a 10 km dal centro della città.
Pacifico.Guadalcanal.Tre reggimenti americani lanciano un attacco coordinato in direzione ovest per estendere le posizioni oltre Kokumbona fino al fiume Poha, mentre una divisione mista di fanteria e di Marines avanza lungo la costa e la 25^ Divisione attacca all’interno, a sud- ovest, allo scopo di aggirare il fianco nemico. Viene occupata un’importante posizione che domina il fiume Matanikau. Altri reparti iniziano una manovra per circondare il caposaldo Gifu, sul Monte Austen.
Nuova Guinea. Dopo la consueta preparazione aerea e di artiglieria, australiani e americani aprono l’offensiva nel settore di Sanananda. La 18^ Brigata australiana si apre il cammino fino alla costa e procede alla liquidazione del nemico lungo un’estesa fascia costiera che va da Capo Killerton fin quasi al villaggio di Sanananda. Gli americani del 163° Reggimento fanteria avanzano tagliando la strada Soputa-Sanananda e penetrando per un chilometro alle spalle delle posizioni nipponiche, riuscendo infine a congiungersi con la 18^ Brigata australiana.
L’Iraq dichiara la guerra alla Germania, all’Italia e al Giappone.
Germania. Nella notte sul 17, Berlino subisce una pesante incursione della RAF, la prima dal 7 novembre 1941. Gli inglesi impiegano un nuovo tipo di bombe che indicano i bersagli (target indicators). 

16.01.1944:
Fronte sovietico. Mentre il punto caldo dell’offensiva sovietica è a nord, sotto Leningrado, nel settore centrale l’Armata Rossa approfondisce il saliente di Sarny, oltre il confine polacco prebellico.
Fronte italiano. Nel rapporto odierno sulla situazione in Italia, il Servizio Informazioni alleato riferisce che i tedeschi manifestano segni di “cedimento dovuti alle perdite, alla stanchezza e probabilmente alla demoralizzazione per l’andamento della guerra. Non vi è motivo di dubitare” prosegue il documento “che il nemico riesca a mantenere saldamente la linea difensiva di Cassino, resistendo ad un attacco ben coordinato.
Dato che le operazioni contro Cassino precederanno l’operazione”Shingle” (contro Anzio) è molto probabile” conclude il rapporto “che la minaccia in direzione di Roma con lo sbarco ad Anzio induca il nemico a ritirarsi dalle posizioni [sulla linea Gustav] sulle quali è attestato...”. Mai previsioni sono state cosi clamorosamente smentite dai fatti: sulla linea Gustav gli Alleati cozzeranno inutilmente per circa 4 mesi, pagando un altissimo prezzo in vite umane e perdite materiali.
Pacifico - Nuova Britannia. Nella zona di Capo Gloucester, i nipponici lanciano il loro ultimo, sanguinoso ma inutile contrattacco contro le posizioni americane nel settore della Collina 660. Muovendo dal perimetro della testa di sbarco di Arawe, reparti americani appoggiati da carri armati vanno all’assalto delle posizioni nemiche, avanzando di 1,5 km.
Estremo Oriente. Chiang Kai-shek, rispondendo al recente messaggio di Roosevelt, minaccia di tagliare i rifornimenti e di privare degli alloggi le forze americane in Cina, a partire dal 1° marzo 1944, se gli Stati Uniti non concederanno alla Cina un credito di un miliardo di dollari. Il ricatto scatena violente critiche a Washington. L’Ammiraglio Mountbatten propone che l’armata cinese in India sia posta sotto comando britannico, ma il Generale americano Stilwell declina l’offerta, preferendo mantenere egli stesso il controllo operativo di tale grande unità.
Birmania. Reparti della 38^ Divisione cinese attraversano il fiume Sanip, ma sono bloccati da un caposaldo nemico presso la confluenza dei fiumi Tanai e Tarung. Il 112° Reggimento cinese si impadronisce di Gum Ga e procede fino a Warang, dove si arresta.

16.01.1945:
Fronte sovietico. La 69^ Armata e il Corpo Corazzato del 1° Fronte bielorusso (Zukov) conquistano d’assalto Radom e proseguono verso Lodz, mentre la 47^ e la 61^ Armata, sempre del 1° Fronte bielorusso, investono Varsavia da nord e da sud.
La 2^ Armata Corazzata sovietica, con la 1^ polacca, premono sul nemico rispettivamente da ovest e da est. Alcuni reparti tedeschi riescono ad aprirsi un varco e ad abbandonare la capitale. Nei primi due giorni dell’offensiva, il 1° Fronte bielorusso è avanzato mediamente di 25-40 km, il 1° Fronte ucraino (Konev), che ha superato Kielce, in quattro giorni è avanzato di 100 km, e punta su Czestochowa e Cracovia.
Europa occidentale. Dopo un’adeguata preparazione di artiglieria, il 12° Corpo britannico (con due divisioni di fanteria e una corazzata, la 7^) del Generale Ritchie (2^ Armata) dà inizio all’operazione per eliminare il saliente tedesco tra la Mosa e il Rur, il cosiddetto triangolo di Roermond.
Presso Houffalize (e dunque al centro del saliente tedesco delle Ardenne) si congiungono il 41° Reggimento di fanteria corazzata del Corpo della 1^ Armata USA e il 41° Squadrone di Cavalleria dell’ Corpo della 3^ Armata USA. Mentre la 2^ Divisione Corazzata (7° Corpo) occupa il settore della città a nord del fiume Ourthe, sul fianco sinistro del corpo continua la resistenza delle unità della 5^ Armata Panzer.
Il saliente tedesco delle Ardenne è ormai ridotto a poca cosa: partendo da Monschau (a nord) il fronte corre ad ovest di St.-Vith, raggiunge Houffalize e punta verso sud-est in direzione di Wiltz e Ettelbruck, per piegare infine a est su Echternach.
Nel settore meridionale del fronte, la 12^ Divisione Corazzata USA ( Corpo della 7^ Armata) lancia un’offensiva contro la testa di ponte di Gambsheim.
Mar Cinese Meridionale. Per il secondo giorno, aerei USA della Task Force 38 attaccano le coste meridionali cinesi e l’Isola di Hainan.
Filippine - Luzon. Nel settore del 14° Corpo USA, inizia la costruzione di ponti sul fiume Agno per traghettare il materiale pesante. Nella stessa zona, sempre a sud della testa di sbarco, gli americani raggiungono le pendici settentrionali dei Monti Zambales. Nel settore del Corpo, la 43^ Divisione cerca di prendere Rosario ma compie scarsi progressi contro l’energica resistenza

martedì 15 gennaio 2013

Cronologia 15 gennaio

Cronologia sintetica dei fatti d'arme accaduti il 15 gennaio durante la Seconda Guerra Mondiale.
 
15.01.1940:
Il Belgio non consente alle truppe francesi e inglesi di attraversare il suo territorio.

15.01.1941:
Mediterraneo. Durante la notte, aerei da ricognizione tedeschi sorvolano il porto di Malta per localizzare la portaerei Illustrious che vi si è rifugiata per riparare i danni subiti nell’attacco aereo tedesco del 10 gennaio al largo dell’isola di Pantelleria.

15.01.1942:
Filippine. A Luzon, nella penisola di Bataan, i giapponesi conquistano una testa di ponte a sud del fiume Balantay. A nulla valgono i contrattacchi dei difensori. Le truppe nipponiche che avanzano lentamente nel settore centrale si fermano per riorganizzarsi. Nel settore occidentale, le due colonne giapponesi che convergono su Moron si avvicinano alloro obiettivo.
Malesia. Al centro della penisola, reparti australiani infliggono gravi perdite alle avanguardie nipponiche, ma successivamente si ritirano nella zona loro assegnata. Sul fianco occidentale della penisola, i giapponesi raggiungono la riva settentrionale del fiume Muar e sbarcano piccoli contingenti di truppe fra Muar e Batu Pahat, scompigliando le comunicazioni dei britannici nel settore occidentale del fronte.
Giava. Il comando ABDA (australiano - britannico - olandese - americano) diretto dal Generale Wavell si insedia a Batavia.
Fronte Sovietico. Settore meridionale. Un violento attacco è sferrato dai russi nel settore degli italiani.
Al comando dello Heeresgruppe Nord, von Kuchler sostituisce von Leeb. La sostituzione rientra nel grande avvicendamento voluto da Hitler, adirato per le decisioni autonome di arretramento in qualche settore prese dai suoi generali senza consultarlo o addirittura violando i suoi ordini. 

15.01.1943:
Fronte sovietico. Proseguono i combattimenti a sud del Lago Ladoga e per l’eliminazione della sacca di StaIingrado. Il Fronte russo di Voronez, passato all’offensiva, è in prossimità di Rossos, sulla linea ferroviaria Voronez-Rostov, nel settore difeso dall’8^ Armata italiana, che sta sgretolandosi. Il Corpo Alpino Italiano, aggirato, dovrà aprirsi la strada combattendo per disimpegnarsi e raggiungere le forze tedesche sul Donec.
Pacifico - Guacalcanal. Con altoparlanti, gli americani lanciano ai nipponici ripetuti inviti alla resa che sono ignorati. La resistenza è sempre tenacissima; inutilmente nel settore costiero vengono messi in linea i carri armati. Il caposaldo Gifu, nuovamente attaccato da reparti del 35° Reggimento di fanteria, non dà segni di cedimento.
Nuova Guinea. Gli Alleati si preparano ad un’offensiva su vasta scala per sloggiare i nipponici dalla zona di Sanananda.  

15.01.1944:
Fronte sovietico. Nella notte sul 15, reparti della 59^ Armata sovietica del Fronte del Volchov attraversano di sorpresa il Lago Ilmen gelato e si dirigono sul fianco meridionale del caposaldo tedesco di Novgorod.
Il settore è difeso dalla 18^ Armata tedesca. Più a nord, le armate del Fronte di Leningrado premono con grande energia in direzione di Krasnoje Selo.
Fronte italiano. Con l’appoggio del Corpo di Spedizione francese che gli copre il fianco destro, il Corpo americano del Generale Geoffrey Keyes lancia un attacco in direzione del fiume Rapido conquistando il Monte Trocchio, ultimo rilievo prima del corso d’acqua: è giunto il momento per i reparti americani di tentare lo sfondamento della linea Gustav e raggiungere la valle del Liri.
Pacifico - Nuova Guinea. Reparti della 9^ Divisione australiana, che sta risalendo la costa settentrionale della penisola di Huon, occupano Sio, dalla quale si sono ormai ritirati i nipponici messi in fuga da Lae. 

15.01.1945:
Fronte sovietico. Entra in campo nella Polonia meridionale il 4° Fronte ucraino (Petrov) che irrompe nei Carpazi dalla zona di Sanok, a sud- ovest di Cracovia. Il 1° Fronte ucraino (Konev) espugna Kielce.
Birmania. Nel settore del 33° Corpo britannico, la 19^ Divisione indiana stabilisce un’altra testa di ponte sull’Irrawaddy, a Kyaukmyaung. Nella zona settentrionale, la 30^ Divisione cinese conquista Namhkam, giungendo cosi a controllare la bassa valle del fiume Shweli. Partito da Ledo, il primo convoglio che deve inaugurare la nuova Strada della Birmania giunge a Myitkyina, dove deve attendere che il resto del percorso sia liberato della presenza nemica.
Europa occidentale. Nel settore della 2^ Armata britannica, in preparazione dell’operazione che prevede l’eliminazione del saliente tedesco tra la Mosa e il Rur, da Roermond verso sud, unità della 7^ Divisione corazzata (12° Corpo) conquistano Bakenhoven, circa 2 km a nord-ovest di Susteren.
La 2^ Divisione corazzata del Corpo (1^ Armata USA), dopo aver raggiunto Achouffe, Mont e Tavernaux, manda alcune pattuglie verso il fiume Ourthe e dentro Houffalize, che è stata evacuata dalle forze della 5^ Armata Panzer. Nel settore del 18° Corpo Aviotrasportato, mentre la 75^ Divisione lancia un’offensiva oltre il Salm raggiungendo Salmchàteau e Bech, la 30^ conquista Beaumont, Francheville e Pont.
Avanzano anche le unità della 3^ Armata USA ma, mentre l’11^ Divisione Corazzata e la 101^ Aviotrasportata ( Corpo) proseguono senza incontrare resistenza, la 35^ e la 90^ Divisione del Corpo devono affrontare la violenta opposizione dell’85° Corpo tedesco.
Il comando del Gruppo di armate alleato fa giungere alla 1^ Armata francese le istruzioni preliminari per l’offensiva contro la sacca di Colmar.
Cina. Nella Cina sud-orientale, i nipponici lanciano un’offensiva per conquistare gli aeroporti americani di Suichuan, a sud-est di Changsha.
Mar Cinese Meridionale. Una squadra di portaerei veloci USA della Task Force 38, al comando del ViceAmmiraglio MacCain, attacca gli aeroporti e il naviglio nipponici a Formosa e lungo la costa cinese da Hong Kong a Amoy. Due cacciatorpediniere e un trasporto nipponici sono affondati.
Filippine - Luzon. Mentre le truppe del 14° Corpo USA avanzano cautamente senza incontrare opposizione, quelle del Corpo si trovano di fronte a una ferma resistenza da parte nipponica nelle zone di Urdaneta e di Rosario.
Mindoro. Gli americani ritirano dall’isola il 503° Reggimento Paracadutisti, che finora ha assistito le operazioni dei guerriglieri. Il 21° Reggimento di fanteria, che sta dirigendosi su Calapan, si scontra con reparti nipponici incaricati di rallentarne l’avanzata.
Isolette minori dell’arcipelago, non presidiate dai nipponici, sono occupate dagli americani.  

domenica 13 gennaio 2013

Cronologia 13 gennaio

Accadde durante la Seconda Guerra Mondiale il 13 gennaio...


13.01.1940:
A causa delle sfavorevoli condizioni atmosferiche, Hitler rimanda al 20 gennaio l’attacco a Ovest.
 
13.01.1941:
Re Boris di Bulgaria, invitato da Hitler in Germania, temporeggia di fronte alle richieste del dittatore tedesco:
1) aderire al Patto Tripartito;
2) aprire le frontiere del suo paese alle truppe tedesche per consentire l’attacco alla Grecia;
3) prendere parte attiva alle operazioni militari dell’Asse.

13.01.1942:
Filippine. Nel settore orientale della penisola di Bataan, gli americani, dopo una robusta preparazione di artiglieria, contrattaccano i nipponici riducendo il saliente da essi occupato a sud del fiume Calaguiman. I giapponesi tuttavia avanzano nel settore centrale costringendo la 51^ Divisione Filippina ad arretrare fino al fiume Balantay.
Malesia. Il Generale Wavell visita nuovamente il fronte. La ritirata del 3° Corpo d’Armata Indiano nello Johore è quasi completata. A Singapore giunge un convoglio di rifornimenti (soprattutto cannoni contraerei) e di rinforzi (parte della 18^ Divisione Britannica).
Fronte sovietico. Nel settore centrale, l’Armata Rossa ingrandisce il saliente che ha scavato fra il 2° ed il 4° Panzergruppe a sud-ovest di Kaluga con la conquista di Kirov.

13.01.1943:
Fronte sovietico. Le armate sovietiche 24^, 65^ e 21^ del Fronte del Don, comandato da Rokossovskij, avanzano da ovest fino al fiume Rossoska. Da sud avanza la 64^ Armata, da nord la 66^, mentre da est del Volga le posizioni tedesche sono martellate dalle artiglierie della 62^ Armata. Un buon quinto del perimetro difensivo della 6^ armata tedesca (con parte della 4^ Armata Corazzata) è ormai in mano sovietica.
Pacifico - Guadalcanal. L’offensiva americana si amplia con l’avanzata della 2^ Divisione Marines sulla costa, da Punta Cruz verso ovest dove, più all’interno, la 25^ Divisione cerca inutilmente di sfondare le linee nipponiche su un fronte di 4500 metri. Il caposaldo nipponico Gifu, sul Monte Austen, resiste sempre brillantemente agli attacchi americani. Sembra che i nipponici, benché sia stata già da tempo decisa la loro evacuazione dall’isola, vogliano rimandarla il più possibile infliggendo frattanto le maggiori perdite al nemico.
Nuova Guinea. Il Generale Eichelberger assume il comando delle forze avanzate australiane e americane nell’isola.

13.01.1944:
Pacifico. Si perfezionano i piani per la prossima campagna nel Pacifico (in codice “Granite”): intorno al 24 marzo gli aerei di una Task Force ancora da precisare dovranno attaccare la grande base nipponica dell’Isola di Truk (la Pearl Harbor del nemico) in appoggio all’invasione delle Isole dell’Ammiragliato e della Nuova Irlanda. Al 1° maggio viene provvisoriamente fissata l’invasione degli atolli di Eniwetok e di Ujelang nelle Isole Marshall (operazione “Catchpole”), al 1° agosto la conquista di Mortiock e di Truk, nelle Caroline, al 1° novembre lo sbarco nelle Marianne (operazione “Forager”). Se l’andamento delle operazioni permetterà di “saltare” l’Isola di Truk, il 1° agosto si potrebbe attuare l’invasione delle Isole Palau.
Fronte italiano. Il 2° Corpo statunitense è a ridosso del Monte Trocchio, ultimo baluardo che sbarra la strada al fiume Rapido.
Nuova Britannia. Proseguono gli scontri intorno alla testa di sbarco di Capo Gloucester. Più consistente del solito l’appoggio dell’aviazione e delle artiglierie USA ai reparti combattenti, che tuttavia non riescono a impadronirsi dell’obiettivo della giornata, la Collina 660. Giunge nella testa di sbarco un reparto di genieri specializzati per rimettere in funzione l’aeroporto tolto ai nipponici.
Birmania. Nella valle dello Hukawng, la 35^ Divisione Cinese riesce ad eliminare un caposaldo nipponico nella zona di Yupgang Ga estendendo il proprio controllo a tutta la linea del fiume Tarung. Alcuni reparti passano il Tarung e si spingono a nord fino a Tahawng.

13.01.1945:
Fronte sovietico. Con una serie di poderosi e brillanti attacchi, il 1° Fronte ucraino e il 2° Fronte bielorusso proseguono l’avanzata. La 47^ armata del 2° Fronte bielorusso accerchia Varsavia.
Europa occidentale. Nel settore della 2^ Armata britannica, la missione del 30° corpo nelle Ardenne termina quando la 51^ divisione raggiunge il fiume Ourthe a sud di Laroche. Il 7° corpo della 1^ Armata USA punta decisamente su Houffalize. Nella regione tra Stavelot e Malmédy lancia una nuova offensiva il 18° Corpo Aviotrasportato con la 106^ Divisione sulla destra e la 30^ sulla sinistra dello schieramento.
Le due unità americane raggiungono rispettivamente le località di Hénumont e di Hédomont. Nel settore della 3^ armata USA, pattuglie avanzate dell’87^ Divisione (8° Corpo) raggiungono il fiume Ourthe. Unità dell’11^ divisione corazzata raggiungono la strada che collega Houffalize a St.-Hubert nei pressi di Bastoene:St.-Hubert viene circondata. Sul fianco destro del corpo, reparti della 101^ Divisione aviotrasportata si impadroniscono di Foy, sulla strada Bastogne-Houffalize.
Entra in campo sul fianco sinistro della 7^ armata USA il 21° Corpo d'armata del Generale Frank W. Milburn.
Nel settore meridionale del fronte, continua la battaglia attorno a Stasburgo,dove la 3^ Divisione di fanteria algerina respinge gli attacchi tedeschi.
Birmania. Il 15° Corpo britannico estende e rafforza la testa di ponte di Myebon, sbarcandovi la 25^ Divisione indiana.
Filippine - Luzon. Il Generale Krueger assume il comando diretto della 6^ Armata USA. Truppe del 14° Corpo occupano Guagua, mentre forze della marina si insediano in una zona della costa davanti alla quale verrà installata una base per idrovolanti. Il 1° Corpo occupa Damortis senza combattere. Si verificano invece scontri all’interno, a pochi chilometri da quella posizione.
La portaerei di scorta Salamaua è danneggiata da un aereo suicida nipponico. Si attenua l’offensiva aerea nipponica contro il naviglio americano nell’area di Luzon.
 

giovedì 3 gennaio 2013

Cronologia dei fatti d'arme accaduti il 3 gennaio nella Seconda Guerra Mondiale


03.01.1941:

Africa settentrionale. Gli inglesi, dopo l’arrivo di rinforzi ed in particolare della 6^ Divisione Australiana in sostituzione della 4^ Divisione Indiana inviata nel Sudan, riprendono l’offensiva in Cirenaica investendo la piazzaforte italiana di Bardia, località ai confini con l’Egitto. Le difese di Bardia sono sfondate quasi subito, soprattutto grazie all’impiego di un gruppo di carri armati Matilda contro i quali nulla possono i minuscoli e meno veloci carri italiani. A Bardia, dove le truppe italiane si sono ritirate in seguito alla disfatta di Sidi-el-Barrani e alla caduta di Sollum, si trovano 45.000 uomini al comando del Generale Annibale Bergonzoli, soprannominato per il suo dinamismo “barba elettrica”.
Da Londra si sollecita il Generale Wavell, comandante supremo delle forze britanniche in Medio Oriente, a procedere ai preparativi su vasta scala per l’invio di un corpo di spedizione inglese dall’Egitto verso la Grecia.
Gli italiani sono in rotta disordinata ma Wavell non osa, almeno per il momento, sfruttare il successo incalzando il nemico dappresso, sia perché le sue linee di rifornimento, che fanno capo all’Egitto, si sono allungate troppo, sia perché Londra ha già progettato il ritiro dall’Africa settentrionale di un corpo di spedizione da inviare in Grecia.

03.01.1942:

Filippine. A Luzon, il Generale americano Jonathan M. Wainwright assume il comando delle truppe americane e filippine asserragliatesi nella penisola di Bataan e nell’isola fortificata di Corregidor. Le truppe filippine riescono a contenere robusti attacchi giapponesi nella zona di Guagua-Porac.
Malesia. Sulla costa occidentale i britannici continuano la ritirata oltre il fiume Slim; su quella orientale le forze poste a difesa della zona di Kuantan, per evitare di essere tagliate fuori, iniziano a ritirarsi verso sud. Il comando britannico avrebbe voluto mantenere il possesso dell’aeroporto di Kuantan almeno fino al 10 gennaio.
Per rimpinguare le scarse difese aeree di Singapore giungono 51 caccia Hurricane, ma solo 24 piloti, i quali provengono dall’Inghilterra o dal fronte libico e sono del tutto inesperti delle condizioni in cui dovranno combattere.
Borneo. I giapponesi, senza incontrare opposizione, completano l’occupazione dell’isola di Labuan, nel Golfo di Brunei; da li un distaccamento passa sulla terraferma, a Mempakul.
Malta. Continuano le incursioni aeree italo-tedesche contro obiettivi militari nell’isola.

03.01.1943:

Europa - Fronte orientale. Mentre quattro Fronti sovietici (Fronte di Brjansk, di Voronez, sud-occidentale e meridionale) si accingono a sferrare una robusta offensiva, a Stalingrado continua l’agonia delle forze di von Paulus, e nel Caucaso von Kleist contiene la spinta russa arretrando su successive linee di difesa. I sovietici riconquistano in questo settore Mozdok e Malgobek. Von Kleist resiste fra i fiumi Terek e Kuma. Il Gruppo di armate del Don, di von Manstein, si batte valorosamente per tenere aperta la via di Rostov alla ritirata della 1^ Armata Corazzata e alle altre unità del Gruppo di Armate A.
Pacifico - Guadalcanal. Si combatte ancora sul Monte Austen di fronte al caposaldo nipponico Gifu; gli attaccanti riescono a stabilire contatti fra le loro unità.
Nuova Guinea. Azioni di rastrellamento nella zona di Buna e a est di Punta Giropa. 

03.01.1944:

Europa - Fronte orientale. L’Armata Rossa riconquista Olevsk, a nord-ovest di Kiev, e poco oltre raggiunge il confine orientale polacco così com'era definito prima del 1939. A sud di Olevsk, cade in mano sovietica la città di Novograd-Volynskij, nonché l’intera linea ferroviaria che da questa località conduce a Korosten.
Fronte italiano. Il Corpo di Spedizione Francese del Generale Juin prende posizione sul fianco settentrionale della 5^ Armata mentre il 6° Corpo USA del gen. Lucas viene ritirato dalla prima linea in quanto destinato a condurre l’operazione “Shingle” contro Anzio.
Pacifico. Il comando della Forza di spedizione congiunta USA (Task Force 51, al comando del ViceAmmiraglio R.K. Turner) dirama il piano operativo per l’invasione delle Isole Marshall, precisando le unità da impiegare e fissando per le forze aeree un “calendario” dei bombardamenti preliminari da effettuarsi.
Nuova Britannia. Un battaglione di genieri USA inizia i lavori per il riattamento dell’aeroporto di Capo Gloucester. Proseguono gli attacchi americani per congiungersi con i reparti sbarcati nella Baia di Borden; i giapponesi resistono e contrattaccano, impedendo al nemico di gettare un ponte su un torrente per farvi passare i carri armati.
Birmania. Nell’estrema regione settentrionale del paese, la 38^ Divisione Cinese riprende gli scontri con i nipponici nella zona di Taihpa Ga. 

03.01.1945:

Europa occidentale. Mentre nel settore delle Ardenne la 1^ Armata USA inizia l’offensiva per ridurre ulteriormente il saliente tedesco da nord (l’attacco viene condotto sul fianco di Houffalize), il Generale Manteuffel scatena un ultimo disperato attacco contro Bastogne allo scopo di tagliare il corridoio che porta alla città.
L’offensiva tedesca riesce a fermare per 24 ore l’avanzata americana verso Houffalize ma di più non può fare, per l’assoluta insufficienza di mezzi e uomini.
Più a sud l’8° e il 3° corpo della 3^ Armata di Patton continuano a premere per raggiungere Houffalize.
Nel settore tenuto dal 6° Corpo della 7^ Armata USA, le forze del Generale Black espandono il loro saliente verso Bitche, località sul fiume Horn, 25 km circa a sud-est di Saarbrùcken, penetrando a Entering e Philippsburg. Le unità del settore centrale e del fianco destro del 6° Corpo americano completano la loro ritirata sulle posizioni della linea Maginot.
Mentre le unità della 1^ Armata francese di Lattre de Tassigny vengono incaricate dal Generale Eisenhower di presidiare Strasburgo (in un primo tempo il Comando Supremo alleato aveva decretato l’abbandono della città, decisione poi rientrata in seguito alle vivaci proteste di De Gaulle), il Generale Devers, comandante il 6° Gruppo di Armate, riceve l’ordine di ripiegare dal saliente nord- orientale fino al fiume Moder, circa 30 km a ovest della linea del fronte del 1° gennaio.
Birmania. Il 15° Corpo britannico ìnvade l’isola di Akyab sulla costa dell’Arakan. La zona è difesa dalla 53^ Divisione della 28^ Armata nipponica.
Nel settore del 33° Corpo, la 2^ Divisione britannica occupa Ye-u.
Cina. Sul fronte del Salween, la 9^ Divisione della 2^ Armata cinese riesce a penetrare in Wanting, al confine cino-birmano, ma ne è scacciata da un contrattacco notturno nipponico.
Pacifico. Aerei della Task Force di portaerei veloci del ViceAmmiraglio Mitscher iniziano una serie di attacchi, durata due giorni, contro il naviglio e gli aerei giapponesi a Formosa e nelle Ryukyu. La portaerei di scorta americana Sargent Bay è danneggiata in una collisione.