domenica 13 gennaio 2013

Cronologia 13 gennaio

Accadde durante la Seconda Guerra Mondiale il 13 gennaio...


13.01.1940:
A causa delle sfavorevoli condizioni atmosferiche, Hitler rimanda al 20 gennaio l’attacco a Ovest.
 
13.01.1941:
Re Boris di Bulgaria, invitato da Hitler in Germania, temporeggia di fronte alle richieste del dittatore tedesco:
1) aderire al Patto Tripartito;
2) aprire le frontiere del suo paese alle truppe tedesche per consentire l’attacco alla Grecia;
3) prendere parte attiva alle operazioni militari dell’Asse.

13.01.1942:
Filippine. Nel settore orientale della penisola di Bataan, gli americani, dopo una robusta preparazione di artiglieria, contrattaccano i nipponici riducendo il saliente da essi occupato a sud del fiume Calaguiman. I giapponesi tuttavia avanzano nel settore centrale costringendo la 51^ Divisione Filippina ad arretrare fino al fiume Balantay.
Malesia. Il Generale Wavell visita nuovamente il fronte. La ritirata del 3° Corpo d’Armata Indiano nello Johore è quasi completata. A Singapore giunge un convoglio di rifornimenti (soprattutto cannoni contraerei) e di rinforzi (parte della 18^ Divisione Britannica).
Fronte sovietico. Nel settore centrale, l’Armata Rossa ingrandisce il saliente che ha scavato fra il 2° ed il 4° Panzergruppe a sud-ovest di Kaluga con la conquista di Kirov.

13.01.1943:
Fronte sovietico. Le armate sovietiche 24^, 65^ e 21^ del Fronte del Don, comandato da Rokossovskij, avanzano da ovest fino al fiume Rossoska. Da sud avanza la 64^ Armata, da nord la 66^, mentre da est del Volga le posizioni tedesche sono martellate dalle artiglierie della 62^ Armata. Un buon quinto del perimetro difensivo della 6^ armata tedesca (con parte della 4^ Armata Corazzata) è ormai in mano sovietica.
Pacifico - Guadalcanal. L’offensiva americana si amplia con l’avanzata della 2^ Divisione Marines sulla costa, da Punta Cruz verso ovest dove, più all’interno, la 25^ Divisione cerca inutilmente di sfondare le linee nipponiche su un fronte di 4500 metri. Il caposaldo nipponico Gifu, sul Monte Austen, resiste sempre brillantemente agli attacchi americani. Sembra che i nipponici, benché sia stata già da tempo decisa la loro evacuazione dall’isola, vogliano rimandarla il più possibile infliggendo frattanto le maggiori perdite al nemico.
Nuova Guinea. Il Generale Eichelberger assume il comando delle forze avanzate australiane e americane nell’isola.

13.01.1944:
Pacifico. Si perfezionano i piani per la prossima campagna nel Pacifico (in codice “Granite”): intorno al 24 marzo gli aerei di una Task Force ancora da precisare dovranno attaccare la grande base nipponica dell’Isola di Truk (la Pearl Harbor del nemico) in appoggio all’invasione delle Isole dell’Ammiragliato e della Nuova Irlanda. Al 1° maggio viene provvisoriamente fissata l’invasione degli atolli di Eniwetok e di Ujelang nelle Isole Marshall (operazione “Catchpole”), al 1° agosto la conquista di Mortiock e di Truk, nelle Caroline, al 1° novembre lo sbarco nelle Marianne (operazione “Forager”). Se l’andamento delle operazioni permetterà di “saltare” l’Isola di Truk, il 1° agosto si potrebbe attuare l’invasione delle Isole Palau.
Fronte italiano. Il 2° Corpo statunitense è a ridosso del Monte Trocchio, ultimo baluardo che sbarra la strada al fiume Rapido.
Nuova Britannia. Proseguono gli scontri intorno alla testa di sbarco di Capo Gloucester. Più consistente del solito l’appoggio dell’aviazione e delle artiglierie USA ai reparti combattenti, che tuttavia non riescono a impadronirsi dell’obiettivo della giornata, la Collina 660. Giunge nella testa di sbarco un reparto di genieri specializzati per rimettere in funzione l’aeroporto tolto ai nipponici.
Birmania. Nella valle dello Hukawng, la 35^ Divisione Cinese riesce ad eliminare un caposaldo nipponico nella zona di Yupgang Ga estendendo il proprio controllo a tutta la linea del fiume Tarung. Alcuni reparti passano il Tarung e si spingono a nord fino a Tahawng.

13.01.1945:
Fronte sovietico. Con una serie di poderosi e brillanti attacchi, il 1° Fronte ucraino e il 2° Fronte bielorusso proseguono l’avanzata. La 47^ armata del 2° Fronte bielorusso accerchia Varsavia.
Europa occidentale. Nel settore della 2^ Armata britannica, la missione del 30° corpo nelle Ardenne termina quando la 51^ divisione raggiunge il fiume Ourthe a sud di Laroche. Il 7° corpo della 1^ Armata USA punta decisamente su Houffalize. Nella regione tra Stavelot e Malmédy lancia una nuova offensiva il 18° Corpo Aviotrasportato con la 106^ Divisione sulla destra e la 30^ sulla sinistra dello schieramento.
Le due unità americane raggiungono rispettivamente le località di Hénumont e di Hédomont. Nel settore della 3^ armata USA, pattuglie avanzate dell’87^ Divisione (8° Corpo) raggiungono il fiume Ourthe. Unità dell’11^ divisione corazzata raggiungono la strada che collega Houffalize a St.-Hubert nei pressi di Bastoene:St.-Hubert viene circondata. Sul fianco destro del corpo, reparti della 101^ Divisione aviotrasportata si impadroniscono di Foy, sulla strada Bastogne-Houffalize.
Entra in campo sul fianco sinistro della 7^ armata USA il 21° Corpo d'armata del Generale Frank W. Milburn.
Nel settore meridionale del fronte, continua la battaglia attorno a Stasburgo,dove la 3^ Divisione di fanteria algerina respinge gli attacchi tedeschi.
Birmania. Il 15° Corpo britannico estende e rafforza la testa di ponte di Myebon, sbarcandovi la 25^ Divisione indiana.
Filippine - Luzon. Il Generale Krueger assume il comando diretto della 6^ Armata USA. Truppe del 14° Corpo occupano Guagua, mentre forze della marina si insediano in una zona della costa davanti alla quale verrà installata una base per idrovolanti. Il 1° Corpo occupa Damortis senza combattere. Si verificano invece scontri all’interno, a pochi chilometri da quella posizione.
La portaerei di scorta Salamaua è danneggiata da un aereo suicida nipponico. Si attenua l’offensiva aerea nipponica contro il naviglio americano nell’area di Luzon.
 

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